PICCOLO GLOSSARIO DE
I Formaggi
d'Abruzzo
Alcuni tra i formaggi che più tipicamente rappresentano la
nostra tavola.
Spesso in diverse zone tali formaggi hanno nomi con pronunce
diverse, perdonatemi se ho cercato di italianizzare tali nomi per poterli unificare
in categorie più o meno simili, per stile ma ovviamente non per gusto, credo
non basterebbero enciclopedie per descrivere ogni singola realtà del nostro
territorio attraveso i sapori tella buona tavola....
Formaggi
a pasta morbida, tenera e dura.
BURRINI
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Ricercati
quelli di Tornareccio, in provincia di Chieti. Con pasta di
provola che racchiude un pezzo di burro.
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CACIOCAVALLO
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Rinomata
la produzione di Ocre ( Aquila). Da latte vaccino intero, con
caglio in pasta di agnello o di capretto, secondo la lavorazione
a diverse temperature, si ottiene una pasta filante, dalla quale
si confezionano grosse pere, che passeranno 12/20 ore nel bagno
di salamoia. I caci, legati a coppia, maturano in ambienti freschi
e ventilati per almeno 20 giotni. La stagionatura si svolge
in cantine e grotte naturali, da tre mesi ad un anno. Il caciocavallo
ha crosta sottile, di colore marrone chiaro; la pasta è compatta,
con rare fessurazioni, di colore paglierino più o meno intenso.
Sapore dolce, delicato, assai gustoso.
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CACIOCAVALLO
AFFUMICATO
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Una
Rarità, quando il formaggio viene affumicato naturalmente, con
il fuoco di foglie e paglie umide.
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CACIOCAVALLO
AL PEPERONCINO
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Alla
pasta del cacio si aggiunge peperoncino sminuzzato o in polvere
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CACIO
RICOTTA ( quagliata/cagliata)
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E'
dono rituale del giorno dell'ascensione. I pastori che rispettano
la tradizione, lo fanno ancora così: mettendo sul fuoco basso
un tegame, con dentro un litro di latte di pecora,la scorza
di limone e venti chicchi di caffè tostato chiusi in una tela.
Mescolare di continuo facendo in modo che non raggiunga il bollore.
Quando il latte si gonfia, spegnete il fuoco, togliete la scorza
ed i chicchi, lasciate raffreddare, poi aggiungete poco caglio.
La cagliata che affiora, recuperatela con la schiumarola, poi
versatela in un colino e fate sgrondare per alcune ore, in un
luogo fresco e buio.
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CACIOTTA
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Formaggio
a pasta semi dura, prodotta con latte vaccino intero o misto
di pecora. A forma cilindrica, perchè la cagliata viene pressata
in cesti di vimini ( oggi di plastica). Da latte ricavato in
stagione di pascolo, la caciotta racchiude aromi e fragranze
maggiori; secondo la lunghezza della maturazione, il gusto si
fa più deciso o più forte. La saltura si ottiene a secco o in
salamoia. E' pronto per il consumo dopo una maturazione che
può durare da venti giorni ad un mese ma si trovano sempre più
raramente forme da sei mesi di stagionatura. Si presenta
a crosta sottile, color giallo oro, a pasta bianca con occhiatura
irregolare
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CACIOTTA
CON PEPERONCINO
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Specialità
di Elice (PE) e Fara Filiorum Petri (CH) alla pasta si aggiunge
il peperoncino per rafforzare il sapore.
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CACIOTTA
FRESCA
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Si
consuma la caciotta appena preparata, confezionata in piccole
forme avvolte in foglie di vite.
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CAPRINI
FRESCHI
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Formaggio
a pasta molle con salatura in pasta durante la lavorazione.
Hanno forma cilindrica, contenuti nelle FRISCELLE, specialità
di Farindola, Pescara, dove l'allevamento delle capre si fa
razionalmente. La pasta è cremosa, quindi spalmabile, di colore
bianco; l'odore è caratteristico, piacevolmente acidulo. Nobile
e ricercato prodotto per la facile digeribilità e l'elevato
valuroe nutritivo.
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CAPRINI
SECCHI
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I
caprini si fanno asciugare e si consumano affettati, ricoperti
di olio e spolverizzati, a piacere, con pepe o peperoncino macinati
all'istante.
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CAPRINI
SOTT'OLIO
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Si
trovano in commercio, conservati nell'olio, entro vasi di vetro
tappati.
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CORNUTI
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Treccia
confezionata con pasta di fiordilatte, o mozzarellla di latte
vaccino ( vedi)
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FIORDILATTE
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Formaggio
a pasta filata, prodotto con latte vaccino intero. La filatura
della cagliata avviene dopo averla lasciata riposare alcune
ore nel siero caldo. Il fior di latte è il formaggio più
fresco a pasta filata; si conserva immerso nel latticello non
più di una settimana. La pasta è morbida, lattiginosa, a strati;
con sacche irregolari contenenti latticello che al taglio fuoriesce.
Con questo impasto si fanno la treccia, i treccioni, le ciliegine,
le fragoline, i bocconcini ed i nodini.
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FORMAGGI
CON NOCI, OLIVE E TARTUFI
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Formaggi
di mucca o al latte misto ( vaccino pecorino ), arricchiti con
trito di noci, olive o tartufo. Sono specialità assai recenti,
soprattutto originarie degli altipiani.
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GIUNCATA
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Formaggio
a pasta molle, si consuma fresco. Dal latte di pecora munto
dopo Pasqua, quando gli agnelli sono già stati sacrificati.
La cagliata si pressa nei cestini di giunco a pareti allungate;
il giunco conferisce aromi alla fragranza del latte ricavato
da pascoli primaverili. Purtroppo in commercio oggi si trovano
anche giuncate di latte vaccino. Grazie a pastori seri, coerenti
con la propria storia, sopravvive la giuncata vera, perchè ancora
mettono parte della cagliata nei cestini di giunco, prima di
preparare i classici pecorini.
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MOZZARELLA
DI BUFALA
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Formaggio
a pasta filata, conservato nel suo latticello, per garantire
una migliore conservazione.
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PECORINO
DEL PARCO ( Naz. d'Abruzzo)
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Da
latte biologico, cagliato con liquido di agnello; la cagliata
viene pressata entro le fuscelle (friscelle), poi salato per
immersione in salamoia. Si presenta, dopo due mesi di stagionatura,
a forma tonda, cilintrica, a crosta soda, compatta, rugosa o
liscia; di colore marone chiaro, tendente al bruno con
l'invecchiamento. La pasta è di colore bianco, compatta, con
leggera occhiatura.
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PECORINO
DI FARINDOLA
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Ricercatissmo
ed apprezzato per la leggerezza dell'impasto; per via del caglio
ottenuto dallo stomaco del maiale. Lo stomaco del suino viene
tritato grossolanamente ( o tagliato a listarelle), poi imbottigliato
con vino di buona gradazione, condito con sale e pepe. Trascorsi
circa tre mesi, il calgio è pronto per l'uso. Sulle colline
e montagne pescaresi questo metodo è assai diffuso.
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PECORINO
DI MONTONE DI MOSCIANO
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Formaggio
ricercato, di cui è rinomata la produzione di Atri e di Torricella
Sicura, tutti comuni della provincia di Teramo. Da latte intero
di pecora ( il migliore si ottiene nei mesi da febbraio a maggio,
quando l'erba lupinella è al massimo della fragranza). Le forme
sono cilindriche, larghe 20 cm circa e alte (scalzo) 8 cm. La
pasta viene cotta e poi salata; la crosta dura racchiude una
pasta di colore giallo paglierino chiaro, compatta, con occhiatura
impercettibilmente irregolare. Al sapore si presenta gustoso
e sapido; si fa piccante con l'invecchiamento. In alcuni casi,
forme fresche passano sott'olio, in vasi di vetro, per una conservazione
prolungata. E' formaggio prevalentemente da tavola.
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PECORINO
MARCETTO ( Marcetto)
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Curiosità
rara, di cui è proibia la commercializzazione, per via della
larva contenuta dotata di un uncino che può provocare lesioni
all'apparato gastrointestinale. L'uso domestico prevede: Ingredienti:
formaggio pecorino, latte intero, aceto forte di vino, pepe
nero, fette di pane. In una conca di terracotta, mettere
il formaggio stravecchio, a maggior ragione quello che rischia
di andare a male; impastare con il latte, per ammorbidirlo e
provocare la fermentazione acidifica ( da cui nascono le mosche
del formaggio( saltarelli); per cui la cremosità, il colore
rosa pallido, il sapore piccante. Unite pochissimo aceto, spolverizzare
con abbondante pepe nero, lasciare riposare coperto. Ogni fine
settimana ripetere l'operazione fino ad una stagionatura ( maturazione)
di almeno due mesi. Si consuma spalmato sul pane.
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PECORINO
MUFFATO
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Fiore
all'occhiello dell'Allevatori Società Cooperativa di Anversa
degli Abruzzi. Sugli alti pascoli del Parco Nazionale d'Abruzzo,
mungono le pecore della razza sopravvissana; il cui latte intero
viene scaldato, poi lavorato con caglio naturale. Dopo circa
20/30 minuti la cagliata si rompe a chicco di mais, quindi passerà
nelle fuscelle, due giorni, per la formatura. La salatura avviene
per salamoia refrigerata, la stagionatura in grotte naturali
che garantiscono particolarissime condizioni di umidità e temperatura,
anche nel periodo estivo, in totale assenza di luce consentono
lo sviluppo di muffe responsabili della lentissima asciugatura
della massa, con forte calo di peso, il tempo medio di stagionatura
è di 60 giorni.
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PECORINO
SOTT' OLIO
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Specialità
teramana. Produzione familiare, diffusa tra da Atri a Penne,
che utilizza forme di pecorino stagionato 4-5 mesi, intero o
tagliato a pezzi, immerse nell'olio arricchito dal sapore di
spezie varie, per composizione e quantità. Trascorsi circa 8
mesi, al buio ( onde evitare l'ossidazione dell'olio) il formaggio
è pronto per il consumo.
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QUAJATA
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Ingredienti:
2 litri di latte intero( pecora o mucca), un cucchiaio di caglio.
Dopo aver portato a bollore il latte, spegnere il fuoco
e fate raffreddare. Ora calate il caglio e, sempre mescolando
con un cucchiaio di legno, lavorate fino ad ottenere una crema
morbida, ma discretamente densa. Servite la quajata fresca,
da spalmare su fette di pane casareccio.
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RICOTTA
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Dal
siero ottenuto dalla lavorazione del pecorino; particolare quando
i pastori riscaldano il latte con fuoco di legna. Assai usata
in cucina, per svariate pietanze.
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RICOTTA
AFFUMICATA
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Dal
siero ottenuto dalla lavorazione del pecorino. Si riscalda il
siero ( con l'aggiunta di poco latte intero) senza portarlo a
bollore; si raccoglie la massa affiorante e la si pressa entro
le fuscelle ( friscelle), lasciando sgocciolare ( sgrondare).
Una volta asciutta la si ricopre di sale ( a secco) e lasciata
maturare per una settimana almeno. Ora, le ricotte, passano
in un ambiente chiuso, dove si brucia il legno di ginepro; lasciate
affumicare per un giorno intero.
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RICOTTA
SALATA
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Dal
siero ottenuto dalla lavorazione del pecorino. Si riscalda il
siero ( con l'aggiunta di poco latte intero) senza portarlo a
bollore; si raccoglie la massa affiorante e la si pressa entro
le fuscelle ( friscelle), lasciando sgocciolare ( sgrondare).
Una volta asciutta la si ricopre di sale ( a secco) e lasciata
maturare per una settimana almeno
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RICOTTA
SCORZA NERA
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Dopo
la lavorazione del formaggio, il siero crudo di latte di pecora
viene scaldato, quindi addizionato con una piccola quantità
di latte fresco, lasciato coagulare posto nelle fuscelle. L'asciugatura
dura almeno un mese. Trascorso tale periodo, le ricotte vengono
messe a maturare in locali bui ad elevata umidità e ricambio
d'aria. Sulla superficie si forma uno strato grigio, in fine
nero, tale da determinare la giusta maturazione. Tutto ciò in
circa 60 giorni, ottime sono quelle di Anversa degli Abruzzi.
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SCAMORZA
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Speciali
produzioni di Rapino, Rivisondoli e Isola del Gran Sasso
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SCAMORZA
APPASSITA
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E'
un formaggio di pasta filata, prodotto con latte vaccino intero
e pastorizzato. E' privo di crosta, a pasta compatta e burrosa,
di colore biancastro, dal gusto dolce, delicato. La preparazione
è del tutto simile a quella del fiordilatte; la pasta,
però, racchiude minor quantità di acqua. Famose le produzioni
di scamorza di Piano delle Cinque Miglia di Rivisondoli (Aquila).
Secondo la tradizione, si gusta arrostito sulle braci, ed il
vino rosso non può mancare.
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SCANNO
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Formaggio
pecorino prodotto nell'omonima località, da latte intero. La
forma si presenta cilindrica, con crosta verniciata di nero
che racchiude la pasta di colore giallo intenso. Prodotto semistagionato,
molle burroso, con retrogusto affumicato. Formaggio da tavola.
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