Paese Mio
Sento l'odor del
bosco ed il profumo dell'aria tua, dei prati in fiore , e del mattin levarsi,
lento il fumo vedo, e della campagna il bel colore.
Te vedo, paese
mio, erto sul colle: le tue case arroccate in su la cima e sparse al pian sulle
vivide zolle. Ora la vita non è quella di prima.
Ne mi vedi tra i
pioppi e nei ruscelli, giù per balze ancor correndo lieto, ma il tuo canto in me
non si perde.
Sento nel petto
vivi i giorni belli che porterò nel cuor con spirito quieto; terra dei padri
cari, età mia verde.
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Un ritorno a
Rosello
Ecco, Rosello,
altero, alla sua torre appeso; la vecchia chiesa dirupata in cima bandiera e
luce di poveri ed offesi.
Le case
abbandonate e sgretolate al sole, di uomini forti richiamano le ombre, mentre
nel vento che sfugge ad altre sponde passano voci ardenti come
bracia.
E più non muove
la parola al canto, nel grumo di un respiro s'è rappresa, una lampada nel cuore
invece è accesa, per ardere nel fuoco del ricordo.
Così negli occhi
di una fresca sera si fissano immagini d' un tempo che vive alla memoria quando
è cara.
E mentre scende
il sole alla collina, ed al monte la luna è già vicina, tra i richiami possenti
sopra il vento, vola la memoria nel tempo di una età che vissi col cuore e con
la mente e s'innalza fino all'alte cime e poi discende radente sopra i prati,
sui ruderi erbosi, sopra i prati, per farsi, tra uno sfrecciar di rondini,
unione del passato col presente.
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Il Gioco dell'Aliosso
( Re, Bo, Ciuccio e mazzate)
Ricordi?
Sui levigati gradini all'angolo del
portico, l'aliosso nella mano, tirar la sorte amavi con gli occhi
spalancati.
"Re" volevi ti toccasse per sentirti
importante e le pene comminare a quello di noi più sfortunato cui toccava -
perchè "Ciuccio" - aver "mazzate".
Ma la cattiva sorte non ti lasciava
scampo: ne prendevi tante a su9on di sghignazzate, si che, le palme arrossate e,
i denti stretti, meditavi sicuro la vendetta.
Ma nel tuo cuore tenero come le tue
mani, quando " Re" per caso ti arrideva, non c'era rancore ne rivalsa, soltanto
gioia di sentirti tale, a mezza bocca, un sorriso agli occhi, emettevi piano
l'attesa sentenza più regale:
" Per questa volta nemmeno una
mazzata".
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